Olimpia ancora imbattuta, l’Urania deve vincere per il 3° posto

vs

Risultati

Squadra1234T
Urania Milano2022121771
Olimpia Milano2117202482

Il derby di Milano va all’Olimpia ma, come all’andata, per lungo tempo Urania mette in seria difficoltà i biancorossi. Gara infrasettimanale che si tiene in casa Urania. Questa sfida tra la prima (Olimpia) e la terza (Urania) del girone Lombardia centro meriterebbe il pubblico delle grandi occasioni ma purtroppo le presenze sugli spalti risultano contingentate per le storiche questioni di agibilità della struttura. Urania si presenta al completo (anche con alcune novità in panchina rispetto all’andata) mentre Olimpia non può schierare Forini e Tornese (indisposizione).

1 quarto

Pronti via e subito Urania fa capire che aria tira nella palestra secondaria del Palalido. Difesa aggressiva e attacco che muove la palla a velocità vorticosa. La partita resta in equilibrio fino al 4-4 poi due bombe di Vogogna e Puccia portano Olimpia a +6. Strappo che viene ricucito immediatamente da Niceforo (9 punti per lui nel primo quarto) e Cividati con tiro dalla lunga e media distanza contro i quali Olimpia non sembra trovare contromisure adeguate. Qualche palla persa di troppo per Olimpia, frutto di alcune disattenzioni ma soprattutto della difesa ad altissima intensità messa in atto dai ragazzi di Lo Storto. Nicolodi segna di furbizia 4 punti in successione ma la partita continua combattuta punto a punto fino al 20-21 che conclude il primo quarto.

2 quarto

Pausa di cui coach Cardelli approfitta per chiedere in modo molto “vocale” ai suoi ragazzi più attenzione e presenza, soprattutto in difesa. Secondo quarto che inizia quindi con un 6-3 per Olimpia che si issa fino al 23-27, ma qui si spegne la luce per i ragazzi di Cardelli. I padroni di casa piazzano in un amen un parziale di 12-0, frutto soprattutto delle bombe di Cividati e dei piazzati di Niceforo, gli Splash Brothers di Urania. Cardelli percepisce il pericolo ed è costretto (a 6’36” dalla pausa lunga) a richiamare i suoi in panchina per rinserrare le fila. Timeout che sembra balsamico per le canotte rosse di Olimpia, che rientrano sul parquet con più convinzione e precisione. Finazzer e Vogogna suonano la carica e lo strappo viene parzialmente ricucito fino al 42-38 con cui si conclude il secondo quarto. Urania che continua a giocare ad alta intensità in difesa, tenendo ritmi bassi in attacco e rientrando bene in difesa per evitare le transizioni. Olimpia che vive di fiammate ma che non riesce a dare continuità al suo gioco.

3 quarto

Al rientro dagli spogliatoi ancora Urania con un colpo di reni tenta di indirizzare la partita e si porta fino al 47-38. Qui però sembra perdere il filo dell’incontro. Diventa meno precisa in attacco e più statica in difesa. Cardelli piazza con successo Lasalandra sul temibile Cividati per esaurire la fonte del gioco (e dei punti, 15 fino ad allora quelli del numero 31 di Urania) delle canotte bianche. Lo Storto chiama timeout per arginare l’emorragia, ma sulla difesa di Urania si abbatte il tornado Vogogna, che in 1’18” mette 8 punti fino al 47-51 Olimpia. Scambio di colpi e quarto che si chiude sul 54-58.

4 quarto

Nel quarto finale non c’è più storia. Urania segna 1 punto in cinque minuti. Cividati, Valerio e Niceforo sono stremati per l’alto minutaggio e prendono tiri poco lucidi. La panchina lunga di Olimpia si fa sentire e qualunque giocatore entri in campo mette sul parquet un’intensità che i padroni di casa non hanno più. Il vantaggio di Olimpia arriva a +20 a 5’11” dalla fine (55-75). Poi Olimpia rallenta e mette il pilota automatico mentre Cividati, anche se su una gamba sola causa crampi, mette ancora qualche tiro dei suoi (saranno 29 punti in 31’ per lui alla fine). Urania si riavvicina ma Olimpia è in controllo e l’incontro finisce così sul 71-82.

Conclusioni

Partita molto combattuta per i primi tre quarti, con Urania molto abile con la sua velocità e aggressività a mettere paura ai “cugini” biancorossi. Niceforo, soprattutto nel primo quarto, e Cividati, per tutto l’incontro, hanno bombardato il canestro avversario (45 punti in due) sembrando a un certo punto immarcabili, ma la loro serata di grazia è stata anche la debolezza di Urania perché, una volta neutralizzate le due bocche da fuoco (sia per meriti della difesa Olimpia sia per stanchezza dei citati), Urania non è stata in grado di trovare vie alternative al canestro. La panchina corta (sotto i 2’ l’utilizzo di tre giocatori) ha fatto il resto.

D’altro lato, Olimpia ha iniziato l’incontro un po’ sottotono, ma ha avuto il merito di rimanere a contatto nel primo quarto e di non soccombere definitivamente nel secondo quarto dopo la spallata di Urania da 12-0. Nel seguito ha messo poi a frutto la sua maggiore tenuta atletica e mentale e la possibilità di disporre di 12 titolari ha consentito lo strappo finale. Per Olimpia, nell’ambito di una prestazione che è sempre corale, da sottolineare la prestazione di Vogogna in attacco (20 punti per lui) frutto di buoni tiri presi, di Pillepich (11 punti ma soprattutto due schiacciate e una stoppata nel primo quarto quando serviva tenere in piedi la baracca) e la difesa nel terzo quarto di Lasalandra.