

Risultati
Squadra | 1 | 2 | 3 | 4 | T |
---|---|---|---|---|---|
Olimpia Milano | 32 | 25 | 24 | 31 | 112 |
Varese Academy Pallacanestro | 8 | 10 | 14 | 12 | 44 |
Allo Sport Village di Assago si disputa il match di ritorno dei quarti playoff Gold Eccellenza U17 tra l’Olimpia Milano e Conforama Varese Academy. All’andata finì 98-78 per Olimpia, ma Varese arriva a Milano con l’idea di dare del filo da torcere ai più quotati milanesi.
Primo quarto
Contrariamente agli auspici di Varese, la partita si incanala fin da subito a favore della squadra di casa. Gli spettatori non fanno nemmeno in tempo a togliersi i cappotti che Olimpia piazza un parziale di 9-0 in 1’39”, interrotto soltanto dal TO chiesto da coach Gergati. Dopo il minuto ci si aspetta la reazione di Volpe e compagni, ma la musica non cambia e Olimpia vola sul 17-1 (il primo punto segnato da Varese arriva con un tiro libero di Ewanke dopo 3’40” dall’inizio). Una feroce determinazione della difesa casalinga consente il recupero di diverse palle e i lenti rientri della difesa varesina permettono a Olimpia di concretizzare in transizione (con Compaoré protagonista). Le scarpette rosse non disdegnano di colpire anche dalla lunga e dalla media (con Forini in evidenza) e continuano a difendere in maniera spietata, consentendo ai varesini soltanto tiri forzati. Ewanke non riesce a ingranare, ingabbiato prima da Tornese, poi da Pillepich e Sguazzin (tutti e tre in modalità Vinavil), e realizza soltanto qualche sporadico tiro libero. Il cambio del play degli ospiti (Maglietti per Volpe) non sortisce gli effetti sperati e la circolazione della palla rimane viscosa. Primo quarto traumatico per Varese, che va alla pausa sotto 32 a 8.
Secondo quarto
Coach Gergati rimanda sul parquet Volpe ma anche questo cambio in regia non sposta gli equilibri. La differenza tra le due squadre rimane ampia, l’Ewanke ammirato a Varese prende poche iniziative e gli esterni non riescono a ritrovare la precisione al tiro mostrata nella gara dell’andata. Dall’altra parte, Coach Cardelli alterna tutti i dodici atleti a sua disposizione per mantenere alta l’intensità. In attacco sale in cattedra Dozio, ennesima risorsa off the bench, che in 5’ segna 12 punti. Lo strappo si allarga, Ewanke litiga anche con i tiri liberi e alla fine del quarto il vantaggio sale a +39 (57-18).
Terzo Quarto
Quarto a due facce con Varese che rientra in campo per provare se non altro a contenere il passivo. Buone alcune iniziative di Volpe sia in fase realizzativa sia in qualità di assistman, ma Olimpia risponde colpo su colpo e lo svantaggio resta pressoché immutato. Così Varese va piano a piano spegnendosi. Se prima del match recuperare 20 punti in casa dell’Olimpia poteva sembrare un’impresa difficile ma non impossibile, ora Varese appare sfiduciata e sembra abbandonare ogni residua speranza. La panchina lunga dell’EA7 logora le ultime resistenze varesine, il vantaggio dei padroni di casa si dilata ancora e nelle rotazioni di coach Cardelli si mettono in luce anche Lasalandra e Sguazzin in formato all around. Il quarto si chiude sull’81-32.
Quarto Quarto
Nell’ultimo quarto non accade più nulla di significativo. I due coach danno fondo alle rotazioni e Olimpia chiude sul 112-44, con Forini che ne approfitta per rimpinguare il suo bottino (saranno 20 i punti per lui alla fine).
Conclusioni
Olimpia ha messo in mostra le sue note qualità. La difesa ad altissima intensità in primis – che ha reso possibile le numerose transizioni in attacco -, la qualità tecnica e fisica in ogni reparto, la profondità del roster, la mentalità. Ogni fase della partita e ogni situazione di gioco trova a turno un suo “leader situazionale”, perché la forza di Olimpia è proprio nel collettivo, dove ognuno gioca per la squadra senza smania di primeggiare. Vanno comunque segnalate le prestazioni di Pillepich in difesa, preciso nella marcatura su Ewanke, e di Forini in attacco (20 punti in una squadra che fa del bilanciamento nella distribuzione del tiro un mantra).
Varese, d’altra parte, non è riuscita a ripetere la buona prestazione dell’andata. Sovrastata fin da subito in termini di intensità (ricordiamo nella fase inziale più di un contropiede di Olimpia chiuso con facilità), ha incassato un pesante parziale negativo che ha indirizzato fin da subito la gara (in questa chiave, a modesto avviso di chi scrive, è indicativo anche che il primo fallo compiuto dalla difesa varesina sia arrivato solo dopo 6’43” dall’inizio del match). Il faro di Varese, Ewanke, non è sembrato al meglio della forma e spesso fuori dal gioco, mentre Capitan Volpe, nonostante il prodigarsi, non è riuscito a dare la scossa ai suoi e coach Gergati non è riuscito a trovare le risposte che si attendeva dalle altre risorse a disposizione. Olimpia passa dunque in semifinale dove troverà ad attenderla Pallacanestro Cantù.