Da Alessandro Salerno
Risultati
| Squadra | 1 | 2 | 3 | 4 | T |
|---|---|---|---|---|---|
| U15 Hub del Sempione Gallarate | 20 | 16 | 20 | 13 | 69 |
| U15 Urania Milano | 17 | 23 | 17 | 24 | 81 |
È servito un ultimo quarto di grande lucidità all’Urania Milano per avere la meglio su un’ottima Hub Sempione, piegata soltanto nel finale dopo una gara intensa e per larghi tratti in equilibrio. Il 69-81 con cui si chiude la sfida fotografa l’abilità degli ospiti nell’affondare il colpo nel momento giusto, ma non cancella la prova generosa e tutt’altro che arrendevole dei padroni di casa.
Sin dalla palla a due il match si sviluppa su ritmi alti e con botta e risposta continui. Hub Sempione gioca con energia, trovando buone soluzioni nel pitturato e mantenendo fluidità offensiva. L’Urania risponde con esperienza, affidandosi alla solidità del proprio quintetto e a una difesa che si dimostra costante nell’indirizzare le scelte avversarie.
Il copione resta lo stesso anche nel secondo e terzo periodo: equilibrio, intensità e nessuna delle due squadre capace di scappare. Hub Sempione ribatte colpo su colpo, trovando punti pesanti nei momenti più complicati; l’Urania, dal canto suo, si affida alla profondità della panchina e alla qualità del suo miglior realizzatore Mattia Tanzi, per rimanere sempre agganciata al risultato.
La svolta arriva nella quarta frazione. La stanchezza comincia a pesare sulle gambe dei padroni di casa, che faticano a mantenere la stessa precisione e aggressività viste nei primi trenta minuti. L’Urania fiuta il momento e accelera: aumenta l’intensità difensiva, corre in transizione e trova un paio di break che indirizzano definitivamente la partita. La maggiore lucidità degli ospiti nei possessi chiave fa il resto, permettendo loro di costruire il vantaggio e amministrarlo fino al 69-81 finale.
Per l’Urania Milano si tratta di una vittoria importante, frutto di solidità mentale e capacità di colpire quando conta. L’Hub Sempione esce comunque applauditissima: per tre quarti ha giocato alla pari, mostrando carattere, qualità e un’identità sempre più riconoscibile. Una sconfitta che può diventare un punto di partenza, più che un passo indietro.
