U17 – Olimpia travolgente: Urania schiacciata in una partita senza storia

Da Matilde Pollini

Risultati

Squadra1234T
U17 Olimpia Milano29254018112
U17 Urania Milano142061252

L’Armani Olimpia Milano ha imposto la propria superiorità in modo netto, travolgendo l’Urania Basket Milano con il risultato schiacciante di 112 a 52. Il margine di 66 punti testimonia una prestazione maiuscola dei padroni di casa, che hanno mostrato grande lucidità in attacco e un’ottima organizzazione di squadra. Significativa anche la percentuale dall’arco: Milano ha messo a segno 9 triple, mentre l’Urania si è fermata a 5, evidenziando una differenza sostanziale nell’efficacia offensiva.

Fin dalle prime battute si è percepito che l’inerzia della partita si sarebbe tinta rapidamente dei colori dell’Olimpia. L’avvio è stato un’autentica spallata: 29-14 il primo parziale, acceso dagli 8 punti quasi consecutivi di Farid Compaore, che ha infiammato il pubblico con un impatto immediato e travolgente. L’Urania ha provato a restare a contatto grazie alla personalità di Ettore Costantini, uno dei pochi a non arrendersi, ma era chiaro che la serata avrebbe preso una direzione ben precisa.

L’Olimpia ha continuato a macinare gioco con un ritmo asfissiante, costruendo vantaggio possesso dopo possesso. Il margine si è dilatato fino al 54-34 dell’intervallo, complice anche l’energia portata da chi usciva dalla panchina, come Virgilio Firpo, capace di aggiungere 5 punti preziosi e di mantenere intatta l’intensità del gruppo.

Il momento decisivo, però, arriva al rientro dagli spogliatoi: la musica cambia e l’Urania si trova investita da un’ondata biancorossa impossibile da contenere. L’Olimpia mette in campo una ferocia difensiva e offensiva che genera un parziale spietato, 40 a 6, trasformando il tabellone in un eloquente 94-40. In questa fase brilla Jacopo Vogogna, autore di 8 punti che si inseriscono in un contesto di dominio totale, con l’Urania incapace di trovare varchi, ritmo o soluzioni efficaci.

Da lì in avanti la partita scivola verso il suo epilogo naturale: Milano gestisce senza cali di tensione, continuando a mostrare un basket fluido, maturo e profondamente corale. Un ultimo lampo di Costantini prova a mantenere accesa la dignità dell’Urania, ma il divario è ormai incolmabile. La sirena chiude la partita sul 112-52, una sentenza che racconta più delle parole la distanza tra le due squadre in questa serata.